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Benzopironi

Sono un gruppo eterogeneo di sostanze chimiche per lo più di derivazione vegetale la cui struttura base è un anello benzenico, in cui una molecola di ossigeno ne sostituisce una di carbonio. Esistono due categorie principali: gli alfa-pironi (cumarine) ed i gamma-pironi (diosmina, esperidina, rutina).

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Bende all’ossido di zinco

Sono bende estensibili intrise di pasta allo zinco ed altri principi attivi (cumarine naturali, glicerina, calcio cloridrato, ecc.). Vengono utilizzate nel trattamento delle patologie venose, come nella sindrome post-flebitica, o nelle patologie linfatiche, come nella linfangite acuta e cronica, soprattutto per il loro effetto anti-infiammatorio, antibatterico, assorbente sull’essudato e quindi per l’effetto trofico sul tessuto

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Bendaggio funzionale

Rappresenta uno dei presidi medico-fisici più utilizzati ed efficaci nel trattamento della linfostasi degli arti e delle patologie ad essa correlate, come ad esempio la linfangite acuta. Nel trattamento cronico viene spesso sostituito dalle calze elasto-compressive (più facilmente “gestibili” dal paziente), che svolgono una funzione del tutto simile al bendaggio, soprattutto in relazione alla loro

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Ascite chilosa

Viene così definita la presenza di chilo libero nella cavità peritoneale, detta anche chilo-peritoneo. L’eziologia può essere quanto mai variabile, per cui una accurata fase di studio clinico aiuta ad impostare una corretta ed adeguata terapia medico-chirurgica. Le più frequenti cause sono: l’infiltrazione neoplastica delle strutture linfatico-linfonodali viscerali, un trauma (spesso iatrogeno, come accade, ad

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Anti-infiammatori

Sono farmaci che agiscono sulle manifestazioni generali o locali del processo infiammatorio. Il loro principale meccanismo di azione è l’inibizione della sintesi delle prostaglandine, che sono i mediatori dell’infiammazione. Vengono comunemente suddivisi in due principali categorie: quelli steroidei (cortisonici) e quelli non steroidei (FANS). Il loro ruolo in linfologia è soprattutto legato alla loro azione

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Anticoagulanti

Sono una categoria estremamente eterogenea di farmaci (eparina, antiaggreganti piastrinici, cumarinici, ecc.), che hanno però un comune obiettivo, cioè quello di regolare i normali processi coagulativi in tutti quei pazienti che hanno una alterazione dei meccanismi emostatici, per cui presentano una spiccata trombofilia e quindi un aumentato rischio trombo-embolico.

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Antibiotico profilassi

In associazione alle convenzionali terapie combinate attuate per il trattamento del linfedema, questo presidio farmacologico rappresenta spesso l’unica possibilità di prevenzione delle linfangiti. Il soggetto affetto da linfedema presenta infatti un’immunodeficienza nelle regioni anatomiche affette da stasi linfatica non legata ad un deficit cellulare, come accade in altre situazioni patologiche di immunodeficienza sistemica, ma ad

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Antiaggreganti piastrinici

Sono un gruppo di farmaci che agiscono inibendo l’aggregazione delle piastrine e quindi di fatto bloccano la formazione del trombo. I prototipi di questa categoria di farmaci sono l’aspirina e la ticlopidina che, agendo attraverso diversi meccanismi, influenzano il metabolismo delle prostaglandine ed impediscono l’azione dell’ADP (il recettore della membrana piastrinica). Questi farmaci vengono utilizzati

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