Rappresentano uno dei presidi più utili ed efficaci nel trattamento dell’insufficienza venosa e di quella linfatica.
Già Ippocrate, utilizzando dei bendaggi fatti con rudimentali spugne, aveva sottolineato l’importanza di esercitare una pressione meccanica esterna in quelle situazioni cliniche, in cui l’arto soffriva di una “disregolazione degli scambi di liquidi intra-extravasali”.
Poi nel 1650 Richard Wiseman, reale precursore delle moderne metodologie, proponeva dei gambaletti costituiti da stringhe di cuoio regolabili, per combattere l’edema degli arti inferiori.
In seguito, l’evoluzione tecnologica dei materiali e degli studi sulla fisiopatologia dell’edema ci hanno permesso di arrivare fino alle attuali metodologie di elasto-compressione con calze in materiali differenti, adattabili ad ogni tipo di patologia e ad ogni singolo paziente, che costituiscono appunto un’arma fondamentale nel controllo degli edemi degli arti.