E’ una vera e propria fuga, quella che si sta osservando in tutta Italia, dei medici che dovrebbero operare nei servizi di emergenza-urgenza. Ed è necessario correre ai ripari, anche perché non si possono sguarnire servizi così fondamentali per la salute dei cittadini e lo stesso sistema sanitario. La Regione Toscana prova a correre ai ripari e si appresta a modificare l’assetto organizzativo dei pronto soccorso. A darne notizia è La Nazione, che riporta la notizia di una proposta di legge per anticipare gli incentivi a favore di medici e operatori sanitari, oltre che di una riorganizzazione e di una richiesta al Ministero della Salute per porre rimedio alla situazione. L’iniziativa parte da un dato: confrontando l’inizio del 2023 con il 2019 nei pronto soccorso toscani ci sono complessivamente 60 medici in meno e che le differenze sono concentrate in alcune aree, a partire dalla ASL Toscana Centro, ovvero nelle province di Firenze, Prato e Pistoia, dove ne mancano 59 rispetto a quattro anni fa.
“Non ci resta che piangere!!” ricordando il film scritto, diretto ed interpretato nel 1984 da Roberto Benigni e da Massimo Troisi.