Una ricerca condotta da esperti dell’Università del Texas, dell’Ateneo del Mississippi del Sud e dell’Università dell’Indiana, apparsa su Journal of Cognitive Enhancement, ha esaminato i dati di quasi 6.000 persone che avevano almeno 50 anni di età nel 2012, soffrivano di un lieve deterioramento cognitivo, e sono state valutate nell’ambito dell’Health and Retirement Study fino al 2020. Sono state analizzate le risposte a sette domande sulla frequenza con cui i partecipanti si impegnavano in attività cognitivamente stimolanti, come la lettura, i giochi e gli hobby. Quindi, in base a questi parametri, sono stati creati tre gruppi. In chi aveva maggior tendenza a svolgere attività stimolanti per il cervello si sono osservati livelli di funzioni cognitive più elevati durante il periodo di studio e soprattutto questi si sono mantenuti meglio nel tempo rispetto a quanto osservato negli altri gruppi. Inoltre chi si “esercitava” di più, divertendosi, ha presentato mediamente una miglior memoria, una più spiccata attenzione e soprattutto una più rapida velocità di elaborazione del pensiero. Per chi va avanti con l’età, avere queste abitudini può aiutare a ritardare un eventuale calo cognitivo, perché anche da anziani si può mantenere il cervello in forma, mantenersi attenti e soprattutto preservare la memoria, proprio grazie a queste facili e divertenti attività.
Allora, cari amici e care amiche over 60, cosa aspettate a divertirVi, risolvendo parole crociate, assemblando puzzle o più semplicemente leggendo un buon libro?