Breve documento sulla salute e sullo stile di vita sana a cura del Prof. Giuseppe Botta
Camminare velocemente riduce il rischio di contrarre il diabete di tipo 2, cioè quello legato alla eccessiva alimentazione glucidica. Lo rivela uno studio pubblicato sul British Journal of Sports Medicine, che ha coinvolto oltre 500.000 mila adulti provenienti da Stati Uniti, Giappone e Regno Unito. L’analisi dei dati ha rivelato che il camminare ad una velocità di 4-5 chilometri all’ora, che corrisponde a 87 passi al minuto per gli uomini e 100 passi al minuto per le donne, è associato a un rischio inferiore del 15% di andare incontro a diabete di tipo 2 rispetto al camminare a una velocità di meno di 3 chilometri all’ora. Inoltre camminare ad un ritmo ancora più sostenuto, vale a dire 5-6 chilometri all’ora, si associa ad un rischio ridotto di circa il 24% rispetto a un passo soft. Ed ancora camminare più velocemente ad un ritmo superiore ai 6 chilometri orari è correlato a un rischio ridotto di andare incontro a diabete di tipo 2 di circa il 39% che, tradotto in numeri assoluti, significa meno 2 casi di diabete di tipo 2 ogni 100 persone. Una spiegazione plausibile sul perché la camminata veloce è protettiva per il diabete è data dal fatto che la velocità di camminata è un indicatore importante della salute generale e indica una migliore forma cardiorespiratoria e forza muscolare; inoltre camminare a ritmo sostenuto fa bene alla perdita di peso corporeo e ciò aiuta a migliorare la sensibilità all’insulina.
In conclusione non tutti sono in grado di camminare velocemente, ma essere fisicamente attivi porta a importanti benefici per la salute e questo vale anche per chi cammina lentamente: tuttavia chi cammina più rapidamente ha qualche vantaggio in più in termini di riduzione del rischio diabete.