Breve documento sulla salute e sullo stile di vita sana a cura del Prof. Giuseppe Botta
Queste tre parole sono la chiave per comprendere come mai in futuro non saranno più ammesse carenze di alcuni medicinali fondamentali, come antibiotici, antinfiammatori e antidolorifici. A lanciare questo motto è l’Unione Europea, che in pratica ha stilato una lista di principi attivi, che potranno essere redistribuiti in base alle scorte tra gli stati membri. Anche se probabilmente saranno necessari tempi lunghi, è significativa l’iniziativa della Commissione Europea che ha deciso di pigiare sull’acceleratore per anticipare gli aspetti necessari a prevenire le carenze di medicinali irrinunciabili. Occorrerà comunque trovare la quadra tra quelle che sono le logiche di offrire un accesso alle cure a tutti i cittadini europei e le risposte delle aziende farmaceutiche in termini di tutela della proprietà intellettuale. L’importante, in ogni caso, è che qualcosa si stia muovendo nel campo della farmaceutica europea.